





2021 / Riazzino (CH)
Trovandoci di fronte ad un edificio di tipo industriale, realizzato con una struttura in ferro a travi e pilastri, il cui raster risulta compatibile con le esigenze funzionali riportate nel bando, abbiamo ritenuto doveroso nei confronti del rispetto dell’ambiente, coerente con l’accresciuta sensibilità verso la crisi climatica ed in linea con la promozione di un’economia circolare anche in ambito edilizio, avviare l’iter progettuale a partire da qualche approfondimento sull’opportunità del riuso.
Ed ecco che il progetto, data l’attinenza ad un ambito industriale/artigianale da cui la sua stretta relazione con le esigenze funzionali, diventa occasione per indagare sulla riduzione del dispendio energetico complessivo, non solo grazie alla riduzione del volume delle demolizioni (e conseguente smaltimento) ed al recupero di maggiore superficie d’uso disponibile per esigenze future, ma anche grazie al recupero del materiale proveniente dalla demolizione/smontaggio degli edifici dismessi reso così disponibile per il riutilizzo. Tale scelta, che comporta una pianificazione dettagliata, sin dalle prime fasi del progetto, al fine di compilare un inventario dei materiali riutilizzabili provenienti dagli edifici esistenti, pone le basi per la formazione di una utile oltre che ecologica borsa dei materiali da costruzione, strumenti già in uso in altri Cantoni.
Inoltre la richiesta, posta dal bando, di garantire, anche nella fase di cantiere, l’utilizzo di una porzione di piazzale per la rimessa dei bus, ha rafforzato il principio del riuso, anche solo parziale, delle strutture esistenti, quale punto di partenza del progetto.