PARCO PASQUÈE 2023  ︎︎︎
Parco urbano ─ Arogno


WPU 2019
Riqualifica Via Nosed Mendrisio


WPU 2018
Lungolago  ─ Morcote


WPU 2017
Piazza Fontana  Rovio


WPU 2016
Orto urbano  Stabio


WPU 2015
Pesci fuor d’acqua  Stabio




Partecipazione


       In sinergia con il lavoro delle amministrazioni, la progettazione partecipata mira a coinvolgere la cittadinanza nei processi di trasformazione e riqualifica urbana di una determinata area di interesse pubblico promuovendo un metodo inclusivo. Tutti sono chiamati a confrontarsi in maniera interdisciplinare e ad offrire il proprio contributo condividendo visioni su tematiche legate alla sostenibilità e riqualifica dello spazio pubblico ed al suo valore per migliorare gli spazi del quotidiano abitare la città.

       L’obiettivo della partecipazione è infatti quello di fornire gli sturmenti adeguati, all’elaborazione critica dei desideri e le esigenze della popolazione, per poi tradurle attraverso competenze dei professionisti, in una proposta progettuale architettonica di massima coerente con le necessità del comune e di chi lo abita.




WPU ─
Workshop progettazione urbana


Penso che l’architettura debba
cambiare strada, diventare un’arte
collettiva vicina alle persone che
vivono e lavorano nella città, nei
luoghi.


cit. Paolo Portoghesi 



            Il WPU è un’iniziativa rivolta a cittadini, studenti, giovani architetti, amministrazioni, tutti chiamati a confrontarsi in maniera interdisciplinare su tematiche legate alla riqualifica dello spazio pubblico ed al suo valore. Questo non solo per migliorare gli spazi del nostro quotidiano, ma per promuovere quel senso di appartenenza ai luoghi, basilare perché la nostra società in genere torni a sentire la responsabilità che ricopre verso la tutela e la cura del territorio che abita.            l WPU vuole coinvolgere la cittadinanza nei processi di trasformazione urbana al fine di sperimentare un metodo partecipativo di progettazione. L’obiettivo infatti è quello di raccogliere quelli che sono i desideri e le esigenze della popolazione, traducendoli, attraverso le competenze dei professionisti, in proposte condivisibili.
        

“In direzione ostinata e contraria” di Stefano Moor

             Oggi, in tutta Europa, esiste una vasta offerta di seminari di architettura. Gli studenti che vi partecipano spesso prediligono quelli più noti, rodati e strutturati, quelli dove insegnano architetti di grido e soprattutto dove l’ottenimento dei crediti scolastici è garantito.
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Premessa

            Che la qualità architettonica nei nostri agglomerati sia cosa rara è un dato ormai acquisito, una condizione a cui sembra essersi talmente assuefatti, da non farci più caso.
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Programma delle iniziative e cenni sulla località

            Già a partire dalla prima edizione il WPU si articola in varie sezioni ognuna delle quali si propone quale strumento di sensibilizzazione rivolgendosi alla gente comune, ai potenziali committenti/usufruitori degli spazi urbani, i cittadini di ogni provenienza professionale ed età.
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L’Atelier

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La mostra dei progetti

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Le conferenze pubbliche

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L’installazione site–specific

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Penso che l’architettura debba cambiare strada, diventare un’arte collettiva vicina alle persone che vivono e lavorano nella città, nei luoghi.

cit. Paolo Portoghesi

Partecipazione


In sinergia con il lavoro delle amministrazioni, la progettazione partecipata mira a coinvolgere la cittadinanza nei processi di trasformazione e riqualifica urbana di una determinata area di interesse pubblico promuovendo un metodo inclusivo. Tutti sono chiamati a confrontarsi in maniera interdisciplinare e ad offrire il proprio contributo condividendo visioni su tematiche legate alla sostenibilità e riqualifica dello spazio pubblico ed al suo valore per migliorare gli spazi del quotidiano abitare la città.

L’obiettivo della partecipazione è infatti quello di fornire gli sturmenti adeguati, all’elaborazione critica dei desideri e le esigenze della popolazione, per poi tradurle attraverso competenze dei professionisti, in una proposta progettuale architettonica di massima coerente con le necessità del comune e di chi lo abita.

Workshop progettazione urbana


            Il WPU è un’iniziativa rivolta a cittadini, studenti, giovani architetti, amministrazioni, tutti chiamati a confrontarsi in maniera interdisciplinare su tematiche legate alla riqualifica dello spazio pubblico ed al suo valore. Questo non solo per migliorare gli spazi del nostro quotidiano, ma per promuovere quel senso di appartenenza ai luoghi, basilare perché la nostra società in genere torni a sentire la responsabilità che ricopre verso la tutela e la cura del territorio che abita.
            Il WPU vuole coinvolgere la cittadinanza nei processi di trasformazione urbana al fine di sperimentare un metodo partecipativo di progettazione. L’obiettivo infatti è quello di raccogliere quelli che sono i desideri e le esigenze della popolazione, traducendoli, attraverso le competenze dei professionisti, in proposte condivisibili.

In direzione ostinata e contraria


             “Oggi, in tutta Europa, esiste una vasta offerta di seminari di architettura. Gli studenti che vi partecipano spesso prediligono quelli più noti, rodati e strutturati, quelli dove insegnano architetti di grido e soprattutto dove l’ottenimento dei crediti scolastici è garantito. Pochi tra questi seminari riescono a trasmettere una maniera di pensare dai forti valori etici, la maggior parte propende invece per un insegnamento centrato sul prodotto stesso della figura dell’architetto di fama, con l’obiettivo di attrarre il massimo di partecipanti.
            Il Workshop di Progettazione Urbana promosso da Licia Lamanuzzi non offre tutto ciò, va in direzione ostinata e contraria: è poco conosciuto, è itinerante, è organizzato con pochissimi mezzi logistici e finanziari. Partecipano pochi studenti e permette a giovani professionisti di tenere conferenze intime e rilassate.
            Seguo con interesse questo seminario che di anno in anno scova in Ticino degli spazi urbani in difficoltà, offesi e dimenticati: la sua forza sta nell’apparente modestia dei temi indagati, nella capacità di sollevare attraverso questioni “minori” domande di grande attualità e interesse. Alle quali – è questo un altro aspetto che apprezzo – non si pretende di dare una risposta definitiva; lo scopo è infatti pungolare la coscienza degli amministratori, sensibilizzarli ad allestire concorsi di architettura per rivelare il potenziale dei luoghi in questione.
            Queste azioni si riferiscono all’opportunità di occuparci, da architetti, della forma urbana, mettendo in secondo piano i problemi tecnici e gestionali. È in queste opportunità di comprensione dei luoghi che vedo il valore di attività come il Workshop di Progettazione Urbana di Licia Lamanuzzi.”

Premessa


            Che la qualità architettonica nei nostri agglomerati sia cosa rara è un dato ormai acquisito, una condizione a cui sembra essersi talmente assuefatti, da non farci più caso.
            Nasce allora spontaneo chiedersi: “Ma è proprio così? È giusto arrendersi a tale condizione della città reale? Ricalcando l’appello che in un “Diario dell’architetto” Paolo Fumagalli poneva alla categoria, non è forse doveroso, in particolare per noi architetti, adoperarsi per porvi rimedio? E magari così provare a ridare forma al valore civico (in cui è l’etica) del mestiere?
           Sempre più frequenti sono le iniziative promosse da organizzazioni partecipative (basti pensare al recente pullulare di associazioni no profit) finalizzate ad ampliare il coinvolgimento del comune cittadino ad una partecipazione più attiva e diretta alla vita della propria realtà territoriale sentendosene quindi artefice della crescita.

Programma delle iniziative e cenni sulla località


             Già a partire dalla prima edizione il WPU si articola in varie sezioni ognuna delle quali si propone quale strumento di sensibilizzazione rivolgendosi alla gente comune, ai potenziali committenti/usufruitori degli spazi urbani, i cittadini di ogni provenienza professionale ed età. Invitati a partecipare alle iniziative collaterali all’atelier di progetto, potranno offrire preziosi spunti di approfondimento sul luogo, la sua memoria, sul modo di percepirlo, abitarlo e proiettarlo nel futuro più prossimo.

Le iniziative in cui si articola il WPU sono

L’Atelier, in cui studenti di architettura si confrontano, attraverso il progetto di trasformazione di un’area assegnata, con temi più generali del progetto della città contemporanea, tentando di dare risposte ai suoi non-luoghi indagando, con l’ausilio di docenti esterni, sul loro essere il risultato dell’assenza del progetto, e magari svelando, con il progetto appunto, le forme possibili e quindi le potenzialità di luoghi pubblici in quanto catalizzatori di qualità urbana e quindi di socializzazione.

La mostra dei progetti, in genere allestita sul luogo d’intervento o presso l’atelier, grazie alla quale chiunque può vedere ed allo stesso tempo allenarsi ad immaginare e magari riflettere sulle varietà di visioni e soluzioni possibili in grado di trasformare un pezzo di città.

Le conferenze pubbliche, pensate quali momenti d’incontro e confronto tra la cittadinanza e i partecipanti all’atelier diventano occasioni di approfondimento su tematiche legate alla qualità dei nostri spazi urbani, alla loro attrattività.
Gli stretti rapporti che Mendrisio da sempre ha conservato con la realtà italiana favoriscono tutt’oggi non solo un continuo flusso di merci e di persone, ma anche uno scambio di correnti di pensiero tra la cultura svizzera e quella italiana rintracciabili nelle sue architetture. Il suo territorio è delimitato a nord dalla pendice meridionale del lago di Lugano e a ovest dalle prime propaggini alpine. Esso è immerso nella valle del fiume Laveggio, luogo di passaggio obbligato per chi entra o esce dal Ticino verso l’Italia.

L’installazione site-specific, allestita durante la settimana di workshop, coinvolgendo le associazioni e le scolaresche locali, vuole sperimentare una forma di riqualifica e riuso/riappropriazione dell’area di progetto. Allo stesso tempo porsi quale “indicatore, simbolo” di una riflessione in atto sul luogo, una sorta d’indiretto invito a partecipare alla riflessione, un attivatore dell’opinione pubblica. La città di Mendrisio, in particolare, conserva un forte legame con l’architettura. Essa, città natale di Mario Botta, noto architetto di fama internazionale, proprio grazie a lui, nel 1996 diventa sede della prestigiosa Accademia di architettura, fulcro della ricerca sulle trasformazioni del territorio e luogo di riferimento per professionisti e studenti.


Parco Pasquèe 2023
Parco pubblico ─ Arogno


WPU 2019
Riqualifica Via Nosed Mendrisio


WPU 2018
Lungolago  ─ Morcote


WPU 2017
Piazza Fontana  Rovio


WPU 2016
Orto urbano  Stabio


WPU 2015
Pesci fuor d’acqua  Stabio